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Denti e cuore sono in relazione?

Denti e cuore sono in relazione?

Le interazioni tra denti e cuore sembrano non riguardare solo persone anziane, ma anche i pazienti più giovani.

Si è sempre discusso molto sul possibile rischio di un aumento di malattie cardiache in pazienti che presentano patologie dentarie (in particolar modo la parodontite). Gli studi a disposizione non sono numerosi e finché non vi saranno dati inconfutabili occorre cautela, ma nello stesso tempo è importante parlarne.

Possibili relazioni cliniche

Tutte le infezioni del cavo orale, oltre ad essere responsabili della perdita dei denti, possono giungere, attraverso il sangue, fino agli organi principali. Il rischio è di compromettere il loro fisiologico funzionamento.

Un esempio di relazioni tra salute dei denti e cuore:

L’endocardite infettiva, o batterica, è una rara ma grave infezione dell’endocardio (lo strato interno del cuore) che spesso colpisce le valvole cardiache. E’ ragionevole pensare perciò che curare le infezioni che interessano i denti vuol dire anche preservare una buona funzionalità cardiaca.

I nostri consigli

  • Non sottovalutare il sanguinamento delle gengive causato da un’ infiammazione batterica. Può essere il preludio di una gengivite che, se non curata, potrebbe evolvere nella più seria malattia parodontale (parodontite o anche detta piorrea).
  • Prestare attenzione al dolore generalizzato ai denti, originato spesso da infezioni radicolo-apicali (granulomi).
  • Effettuare visite periodiche dal dentista, perché le patologie dei denti, come abbiamo detto, potrebbero coinvolgere altri organi. La prevenzione rimane lo strumento più efficace per evitare in futuro di ricorrere alle cure mediche in distretti del corpo molto delicati.

La prevenzione

  • Alimentazione: deve essere possibilmente corretta e calibrata secondo le necessità caloriche individuali (attenzione al sovraccarico calorico che spesso sfugge al nostro controllo).
  • Non fumare (il fumo non aiuta a fermare un’infezione ed è corresponsabile della formazione di placche ateromatose).
  • Ridurre il consumo di alcol.
  • Mangiare pochi dolci.
  • Eliminare le bevande zuccherate.
  • Assumere pochi grassi di origine animale (per tenere sotto controllo il colesterolo e i trigliceridi).
  • Pulizia professionale periodica dall’igienista dentale.
  • Impegnarsi nella quotidiana igiene orale domiciliare.

Una passeggiata a passo veloce per circa 40 minuti al giorno ed un’attività fisica costante possono essere veri e propri strumenti preventivi salvavita. Per tutti.

Conclusioni

Invitiamo a seguire con puntualità l’igiene orale domiciliare. L’igiene non dovrebbe riguardare solamente la bocca, ma anche la pelle, le mucose e gli apparati gastrointestinale e genito-urinario.

E’ fondamentale anche la massima attenzione per quelle malattie intestinali, genito-urinarie, del fegato e delle vie biliari che possono causare batteriemie (infezioni nel sangue).

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