La recessione gengivale è il ritiro della gengiva verso la radice del dente. Può cominciare già in età giovanile.
Il ritiro gengivale è una condizione in cui le gengive si ritirano dai denti, esponendo la radice dei denti. Questo può essere causato dalla malattia parodontale, nota anche come piorrea, che è causata dall’accumulo di placca e tartaro sui denti che porta all’infiammazione delle gengive. Altre cause possono essere l’uso eccessivo di fumo, diabete, scarsa igiene orale, ereditarietà, e alcune condizioni mediche.
Il trattamento per il ritiro gengivale può includere la pulizia professionale dei denti, la rimozione della placca e del tartaro, terapia antibatterica e, in casi avanzati, chirurgia parodontale. È importante trattare il ritiro gengivale per evitare ulteriori danni ai denti e alle gengive e per prevenire la perdita dei denti.
Oltre al visibile difetto estetico che può compromettere un bel sorriso, si notano per esempio i denti che sembrano più lunghi e con un colore non uniforme.
Il ritiro gengivale si manifesta in maniera evidente generalmente dopo i 40 anni. Una delle cause è un ripetuto scorretto spazzolamento, solitamente con spazzolini con setole troppo dure.
Contattaci per avere ulteriori informazioni e trovare una soluzione adatta alle tue esigenze >>
I sintomi e i segni clinici delle recessioni gengivali possono essere:
Herpes Simplex. Causa lesioni bollose che evolvono in ulcere, in questi casi la recessione è molto rossa.
Se la recessione gengivale è di piccola dimensione e non genera un problema estetico oppure se i bordi gengivali sono facilmente detergibili e non si hanno problemi di sensibilità dentale, basterà monitorarla con:
Se invece vi sono:
sarà opportuno trattare la recessione gengivale in modo chirurgico allo scopo di fornire una nuova copertura alla radice dentale.
Con le nuove tecniche chirurgiche si possono trattare fino a 12 recessioni gengivali in un solo intervento e con la copertura di una terapia farmacologica adeguata il dolore e il gonfiore post-operatorio saranno minimi.
La riuscita dell’intervento dipenderà moltissimo dalla collaborazione del paziente che deve seguire in modo ligio le istruzioni fornite.
Pinhole Surgical-Technique: una nuova tecnica mini-invasiva brevettata dal Dr. John Chao, California USA, che permette attraverso una particolare strumentazione di mobilizzare la gengiva fino a ricoprire completamente le recessioni gengivali e di stabilizzarle attraverso apposite membrane in collagene senza utilizzare punti di sutura.
Questa innovativa tecnica inventata e brevettata dal Dr. John Chao non utilizza bisturi. Tramite un foro praticato tramite un piccolo ago si allenta con uno strumento apposito il tessuto gengivale. Lo si fa scivolare lentamente fino a ricoprire la parte esposta del dente. E’ una tecnica veloce.
Vantaggi
Svantaggi
Il Dr. Gabriele Villa è stato un dei primi dentisti in Europa a frequentare il seminario del Dr. John Chao e ad utilizzare questa innovativa tecnica mini-invasiva che si avvale di strumentazioni brevettate.
Sia le tecniche tradizionali, che la nuova tecnica del Dr. John Chao garantiscono, quando possibile, risultati di copertura radicolare completi.
Solo dopo un attenta valutazione clinica e radiografica del caso, lo specialista parodontologo può decidere se sia realmente necessaria una copertura radicolare e valutare quale tecnica adottare per effettuarla con successo.
Nel caso della Pinhole technique vi è discreto grado di successo specie nelle coperture radicolari delle recessioni multiple. Il parodontologo valuterà, in base alla situazione clinica e alla gengiva presente sotto la recessione gengivale, se è possibile eseguirla.
E’ meglio diffidare da chi vi propone la Pinhole Technique per tutte le situazioni e specie nella ricopertura di impianti dentali. Infatti in questo campo non c’è nessuno studio a lungo termine. Questa tecnica chirurgica è un’ottima arma a disposizione del parodontologo se utilizzata nella giusta indicazione.
Le tecniche a tunnel sono delle moderne tecniche muco gengivali che permettono di ricoprire uno o più denti in una singola seduta, scollando minimamente i tessuti e lasciando le papille, gengiva tra un dente e l’altro, in sede.
Dopo lo scollamento, si infila all’interno della gengiva sopra le recessioni, un innesto che può essere di biomateriale o una porzione di tessuto del palato.
Il prelievo del palato, se non si usano delle coperture particolari nella zona del prelievo, è doloroso. Dal 2020 stiamo utilizzando un doppio strato protettivo colla+cerotto medico per garantire una protezione ancora migliore quasi nessun paziente ha riferito fastidio postoperatorio.
Il dolore e gonfiore post-operatorio sono ormai ridotti al minimo. Quando è possibile noi evitiamo il prelievo dal palato ma ricorriamo a connettivi sintetici.
Gli ultimi studi scientifici hanno dimostrato che si ottengono ottimi risultati con prelievi di tessuto palatale molto ridotti. Il prelievo dal palato, quindi, anche per questa ragione, è divenuto quasi asintomatico.
Il lembo spostato coronalmente permette di ricoprire uno o più denti contemporaneamente ed è, al momento, la tecnica più predicibile con risultati certi sia a breve che a lungo termine.
Il costo di un intervento per la recessione gengivale dipende da diversi fattori, tra cui la gravità della recessione, la quantità di tessuto gengivale perso e la necessità di utilizzare materiali speciali.
In generale, il costo per una procedura di rigenerazione tissutale può variare da poche centinaia a diverse migliaia di euro.
Ad oggi i biomateriali si sono molto evoluti e in diverse situazioni non è più necessario il prelievo dal palato ma utilizziamo dei connettivi sintetici che garantiscono un’ottimo risultato.
Gli ultimi studi scientifici, dimostrano che i trattamenti delle recessioni gengivali associati a innesti gengivali di connettivo, porzioni di tessuto prelevato dal palato e dalla zona dietro all’ultimo molare, assicurano una ricopertura stabile oltre ai 5 anni, che tende addirittura dopo un anno a migliorare. Quindi è una ricopertura che dura nel tempo.
Un innesto gengivale prelevato dal palato o sintetico in un paziente sano non fumatore, se viene utilizzata una tecnica corretta eseguita da un chirurgo esperto, ha una bassissima percentuale di fallimento, minore del 5%.
Un’anamnesi in prima visita risulta fondamentale perché alcune patologie sono una controindicazione all’assoluta all’intervento! I pazienti forti fumatori hanno un più alto rischio di andare incontro a fallimento.
In caso fallisca un innesto gengivale, è molto difficile avere un risultato peggiorativo, generalmente si ha una copertura del dente non completa.
Si può con un eventuale secondo intervento ottenere la ricopertura della parte mancante. Se si usa la tecnica di Pinhole un fallimento può portare addirittura a un risultato peggiore della situazione iniziale.
In alcuni casi, le gengive possono riprendersi e ricrescere dopo il trattamento della malattia parodontale. Tuttavia, la quantità di tessuto gengivale che può essere rigenerato dipende dalla gravità della malattia e dalla quantità di tessuto gengivale perso. Nelle fasi iniziali della malattia parodontale, le gengive possono essere facilmente ripristinate con una pulizia dentale professionale e una buona igiene orale. In casi più avanzati, la chirurgia parodontale può essere necessaria per ripristinare il tessuto gengivale perduto.
Prodotti quali: aloe vera, curcuma, thè verde, tea tree oil etc hanno indiscutibilmente delle proprietà antinfiammatorie ma spesso vengono descritte, su diversi siti internet, in modo inappropriato per curare qualsiasi tipo di patologia.
I bastoncini da masticare e altri rimedi ayurvedici hanno una scarsissima documentazione scientifica nel miglioramento delle tecniche di igiene orale.
Per la parodontite, ad esempio la vitamina C e D e specifici fermenti lattici, possono dare un piccolo aiuto al trattamento della malattia.
Per le recessioni gengivali, una tecnica di spazzolamento corretta, dentifrici e collutori con oli essenziali un’igiene professionale dall’Igienista costante, possono arrestare la retrazione della gengiva nella maggior parte delle volte.
Ma l’unico modo per ricreare la gengiva mancante è attraverso l’intervento chirurgico.
Prima di parlare di costi è indispensabile una visita per valutare:
Una volta eseguita la visita discusso con il paziente i suoi obbiettivi, le sue aspettative e stabilita la tipologia di tecnica chirurgica da utilizzare si può preparare un preventivo di spesa.
Ricordiamo che senza un sondaggio clinico delle gengive e radiografie mirate non è possibile valutare la fattibilità di eseguire un intervento predicibile di ricopertura delle recessioni.
Se le recessioni gengivali sono sottovalutate, specie in pazienti con gengive sottili che spazzolano in modo errato, possono peggiorare fino a portare a sensibilità dentale, fastidio al freddo dovuto alla radice dentale non più coperta dalla gengiva e perdita delle strutture che supportano il dente.
Specie negli incisivi centrali inferiori e nei molari l’assenza di gengiva genera serie difficoltà a pulire l’area interessata.
L’accumulo di placca e tartaro possono portare alla formazione di una tasca parodontale con conseguenza possibile perdita del dente stesso.
Paziente con recessioni gengivali. Trattata con innesti gengivali e faccette dentali.
Scopri le cause e come intervenire!
Inserisci il tuo indirizzo email per ricevere l'ebook gratuito "Recessioni gengivali e chirurgia estetica""*" indica i campi obbligatori
Via Duomo 10, 13900 Biella
Tel. 015.352481 | Fax: 015.26284
P.IVA/CF: 02109010021
Cap. Soc.: € 10.000 i.v. | REA: BI 0180518
P.E.C.: clinicaodontoiatricavilla@legalmail.it
Dir. San. Dott. Roberto Villa, iscrizione n° 301 Albo Odontoiatri di Biella
© Tutti i diritti riservati all’autore:
Dr. Roberto Villa & Dr. Gabriele Villa
"*" indica i campi obbligatori
"*" indica i campi obbligatori