Il consumo di bibite gassate zuccherate, anche per la diffusione di locali di ristorazione tipo “fast food”, è aumentato negli ultimi 10-15 anni . L’assunzione di bibite gassate è quindi entrata a far parte della nostra dieta comune.
L’argomento “bibite gassate analcoliche con zuccheri aggiunti” che il Ministro della Salute ha recentemente proposto di “tassare” (aumentandone cioè il prezzo d’acquisto al pubblico) offre forse allo Stato il modo di raggranellare qualche spicciolo in un momento di crisi, ma bisogna riconoscere che questo tema consente alle famiglie di riflettere sui modi di combattere l’obesità ed il sovrappeso dei loro figli.
Un problema questo che sembrerebbe essere in incremento soprattutto nel nostro paese. Tutte le occasioni e gli spunti sono buoni per i consigli sulle buone abitudini alimentari e sulla prevenzione dentale.
Questa “news” serve a noi per dissertare non solo del rischio di contrarre la carie per il troppo zucchero “fuori controllo” assunto con le bibite gassate zuccherate, ma anche per parlare del problema degli acidi contenuti in alcune bibite gassate e sui loro possibili effetti demineralizzanti sullo smalto dentale.
Facciamo una doverosa premessa, ricordando che la ricerca suggerisce che le cause di erosione dello smalto dentale e di carie sono molteplici, ed alcuni fattori che concorrono a questi inconvenienti sono:
Solitamente le bibite gassate zuccherate che vengono a contatto con il nostro cavo orale permangono pochissimo tempo a contatto con i nostri denti rispetto ai cibi. L’attacco degli acidi contenuti nelle bibite gassate è probabile che inizi a venire neutralizzato, in prima battuta, dalla saliva, che è la nostra prima difesa naturale.
Questo sistema “ tampone” della saliva, però, varia da persona a persona, essendovi delle differenze individuali nella concentrazione e composizione della saliva.
Sono principalmente sospettati l’acido citrico, l’acido tartarico, l’acido malico, l’acido ortofosforico e la soda, ingredienti base di lattine e bottiglie ad alto tasso di bollicine.
Alcuni studiosi sono giunti alla conclusione che gli acidi di queste bibite gassate zuccherate, oltre a essere responsabili dell’aumento di peso, sono causa di demineralizzazione dello smalto dentale.
Oltre alle notissime bibite gassate nazionali ed internazionali, ci soffermiamo anche su quelle diffusissime tra gli sportivi per il reintegro dei sali persi con la sudorazione. Vengono chiamate “sport drink”. Ma non sono bevande gassate.
Oltre al contenuto salino e allo zucchero (o al dolcificante) contengono spesso una certa quantità di acidi e potenzialmente possono causare erosione dentale. Questi liquidi, molto utili durante un’ intensa attività sportiva, andrebbero deglutiti rapidamente e consumati con moderazione.
Attenzione, sono bevande gradevoli, ma non sono da bere come una bibita. L’indicazione corretta è legata sempre al consumo dopo o durante un intensa attività sportiva per contribuire al reintegro sei sali perduti con la sudorazione.
Un buon consiglio per gli atleti e tutti coloro che praticano sport e fanno uso di sport drink è prevedere regolari visite dentistiche e mantenere un buon livello di igiene orale e di controllo della placca. L’igienista dentale è sempre attenta al minimo segnale di erosione dello smalto dentale e potrà porre rimedio al più presto con terapie rimineralizzanti.
Altri tipi di bevanda sotto osservazione che hanno avuto ultimamente una impennata nei consumi tra i giovani sono quelle definite: “Energy Drink”. Non sono formulate per reintegrare i sali perduti nell’attività sportiva, ma sono bevande analcoliche con effetto stimolante. Il loro contenuto in acidi pare addirittura più deleterio per lo smalto delle bevande cugine “Sport Drink”.
L’erosione si presenta all’inizio come un puntino opaco sulla superficie del dente. Man mano che l’erosione progredisce, si sviluppa una concavità liscia che tende ad estendersi. . I denti coinvolti potrebbero diventare più sensibili al caldo e al freddo.
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