Il rialzo di seno mascellare è una tecnica chirurgica che serve ad aumentare la quantità di osso nell’arcata superiore posteriore quando l’osso è scarso e non si possono inserire gli impianti dentali.
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All’interno dell’osso mascellare ci sono delle cavità vuote, i seni mascellari. Si trovano al di sotto degli zigomi, sono rivestiti da tessuto mucoso chiamata membrana di Schneider e comunicano tramite l’osteomeato con le cavità nasali.
La loro funzione principale è quella di intervenire nei processi di umidificazione, lubrificazione, riscaldamento dell’aria inalata durante l’inspirazione.
I seni mascellari possono presentare asimmetrie di vario grado, ma generalmente si estendono entrambi dai premolari ai molari e in alcune circostanze particolari possono arrivare a interessare anche i canini.
I seni mascellari hanno una membrana che li riveste. Il suo spessore è all’incirca meno di mezzo millimetro. Essa se infiammata da condizioni patologiche può diventare più spessa.
Indagini radiologiche per la valutazione del seno mascellare
Tecnica PiezoSurgery
Questa tecnica prevede l’apertura di una botola ossea nella parete anteriore del seno mascellare tramite un apposito inserto che è in grado di non danneggiare la membrana. La delicata membrana viene sollevata all’interno del seno mascellare.
Si procede poi a inserire il biomateriale; la membrana di Schneider rimane sollevata e il materiale di riempimento si solidifica grazie al coagulo del sangue che contiene tutte le informazioni genetiche.
Per ottenere l’indurimento osseo e la riuscita dell’intervento, il materiale inserito, deve rimanere stabile ed a contatto con la parete palatina del seno.
Molto importante: il materiale da riempimento deve essere inserito in modo preciso e corretto.
Ci sono diversi materiali da riempimento.
Nella nostra Clinica utilizziamo il sostituto osseo più usato a livello mondiale in chirurgia ossea rigenerativa.
Le straordinarie proprietà osteoconduttive consentono di ottenere una rigenerazione ossea efficace e predicibile per evitare che il paziente debba sottoporsi al prelievo di osso autologo da altre parti del corpo: teca cranica e anca.
L’efficacia di questo materiale è comprovata da oltre 25 anni di successi clinici documentati in oltre 900 pubblicazioni scientifiche.
La procedura di rialzo del seno mascellare si esegue in anestesia locale, sotto sedazione cosciente.
Il paziente dovrà seguire la terapia antibiotica e antidolorifica prescritta. Dopo l’intervento il dolore è limitato ma si può andare incontro a gonfiore ed ematoma sul viso per qualche giorno.
La complicanza intra-operatoria più frequente è la perforazione della membrana di Schneider.
Il Dr. Roberto Villa ed il Dr. Gabriele Villa, attraverso la “Tecnica di Pouch”, sono in grado di gestire e riparare tutte le perforazioni della membrana completando l’intervento nella stessa seduta e con un risultato comparabile ad una membrana non perforata.
Non tutti i chirurghi sono in grado di riparare una perforazione della membrana.
Se non si lavora in assoluta sterilità e con le dovute competenze il Grande Rialzo di Seno Mascellare è l’intervento odontoiatrico che può avere le complicanze più o meno gravi come:
Complicanze lievi:
Complicanze gravi:
Vi sono alcune controindicazioni all’esecuzione di questo intervento come:
Nel caso di sinusite, cisti, poliposi, ostruzione del complesso osteomeatale, neoplasie prima dell’intervento sarà opportuno invitare il paziente a contattare uno specialista Otorinolaringoiatra.
In media, si possono inserire dopo 6/9 mesi. Se l’osso alla base del seno mascellare ha un’altezza di almeno 2 mm gli impianti si possono posizionare il giorno stesso dell’intervento di rialzo.
Gli impianti dentali inseriti dopo il Rialzo del Seno Mascellare con bio-materiale presentano un successo comparabile a quello degli impianti inseriti nel normale osso della mascella 95%.
Nella nostra Clinica la tecnica del “Grande Rialzo Seno Mascellare” viene utilizzata quando non sono possibili alternative.
Ci sono diverse alternative all’innesto osseo tipo: impianti corti, impianti inclinati, impianti pterigoidei, impianti zigomatici. Queste alternative sono da valutare attentamente a secondo della situazione clinica del paziente.
Talvolta queste alternative chirurgiche possono essere abbinate al protocollo di carico immediato.
A differenza del Grande Rialzo l’intervento eseguito con questa tecnica risulta essere meno invasiva. E’ indicata nei casi in cui lo spessore osseo sia sufficiente e ci sia una distanza dal pavimento alla cresta ossea di almeno 4 mm.
Si può, attraverso il protocollo chirurgico di Summer modificato con l’ausilio della piezochirurgia, sollevare la membrana di Schneider ed ottenere l’osteointegrazione di un impianto dentale da 8-10 mm solo allestendo un lembo di piccole dimensioni paragonabile all’inserimento di un impianto semplice. Le percentuali di successo si aggirano intorno al 94% 96%.
Dopo l’intervento il paziente non deve:
Il costo dell’intervento dipende:
A nostro avviso garantire qualità e la riuscita di questo tipo di intervento al di sotto di determinati costi è chimerico.
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