Implantologia dentale: la guida completa aggiornata 2025
Aggiornato il 21 ottobre 2025
L’implantologia dentale è una delle soluzioni più efficaci e durature per sostituire i denti mancanti, ripristinando funzione ed estetica del sorriso. Ma come funziona esattamente? È dolorosa? Quali sono i costi, i tempi e i rischi? Questa guida completa, aggiornata al 2025, risponde a tutte le tue domande in modo chiaro e dettagliato, aiutandoti a capire se questa sia la strada giusta per te.
Dai protocolli 3D al carico immediato e ai tempi di guarigione: ecco tutto quello che devi sapere prima di scegliere, basandoti su informazioni precise e autorevoli.
Indice dei contenuti
- 1 Cos’è e come funziona l’implantologia dentale?
- 2 Tipi di impianti dentali e materiali
- 3 Quando si può fare l’implantologia? (Indicazioni)
- 4 Quando l’implantologia è sconsigliata? (Controindicazioni)
- 5 Le moderne opzioni chirurgiche in implantologia
- 6 Implantologia dentale pro e contro
- 7 Il percorso del paziente: dalla prima visita al sorriso
- 8 Tempi di guarigione e decorso post-operatorio
- 9 Durata, successo e costi dell’implantologia
- 10 Domande Frequenti (FAQ)
- 11 Igiene domiciliare sugli impianti dentali
- 12 COME MANTENERE SANI I TUOI IMPIANTI DENTALI
Novità 2025: L’Evoluzione dell’Implantologia Dentale
- Carico immediato sempre più predicibile: protocolli ottimizzati per ridurre i tempi e aumentare il comfort del paziente.
- Implantologia dinamica (X-Guide): massima precisione chirurgica e sicurezza grazie alla guida robotizzata in tempo reale.
- Protocolli post-oncologici: nuove linee guida rendono l’implantologia più sicura dopo chemio e radioterapia.
- Materiali e connessioni avanzate: lo zirconio e le connessioni coniche migliorano estetica e stabilità a lungo termine.
- Gestione post-operatoria e igiene: approcci moderni per accelerare la guarigione e semplificare la manutenzione domiciliare.
Cos’è e come funziona l’implantologia dentale?
L’implantologia dentale è una branca dell’odontoiatria che permette di sostituire uno o più denti persi con radici artificiali in titanio. Queste viti, inserite chirurgicamente nell’osso della mascella o della mandibola, diventano la base stabile su cui montare una protesi fissa (corona, ponte o intera arcata).
Il principio fondamentale su cui si basa è l’osteointegrazione, un processo biologico che porta alla fusione diretta tra l’osso e la superficie dell’impianto in titanio, un materiale altamente biocompatibile che l’organismo non riconosce come estraneo.
Il processo di osteointegrazione
L’osteointegrazione fu scoperta e definita dal Professor Per-Ingvar Brånemark negli anni ’60. Egli osservò che il titanio era in grado di creare un legame indissolubile con il tessuto osseo, garantendo una stabilità eccezionale.
In origine, il protocollo prevedeva di “sommergere” gli impianti sotto la gengiva per 3-6 mesi, attendendo che l’osteointegrazione avvenisse senza essere disturbata dal carico masticatorio o dalla placca. Oggi, grazie all’evoluzione delle tecniche e dei materiali, in molti casi è possibile procedere con un carico immediato, applicando una protesi provvisoria entro 24-48 ore dall’intervento. La scelta tra carico immediato e differito dipende dalla stabilità primaria dell’impianto al momento del suo inserimento, un fattore che solo il chirurgo può valutare durante l’operazione.


Tipi di impianti dentali e materiali
Un impianto dentale completo è composto da tre elementi:
- Impianto (fixture): la vite in titanio che viene inserita nell’osso e funge da radice artificiale.
- Abutment (o moncone): l’elemento di connessione tra l’impianto e la corona protesica.
- Corona: la protesi visibile che riproduce forma, colore e funzione del dente naturale.

Gli impianti moderni hanno una forma cilindrica o tronco-conica, con spire che massimizzano la superficie di contatto con l’osso per favorire l’osteointegrazione. La scelta della dimensione (diametro e lunghezza) dipende dalla quantità e qualità dell’osso disponibile: in presenza di poco osso, possono essere necessari approcci specifici o l’utilizzo di impianti zigomatici.


Il titanio rimane il materiale d’elezione per la sua biocompatibilità e resistenza. Per le corone protesiche, invece, si utilizzano materiali che garantiscono un risultato estetico eccellente, come lo zirconio-ceramica o il titanio-composito.
Quando si può fare l’implantologia? (Indicazioni)
L’implantologia è una soluzione indicata per la maggior parte delle persone che hanno perso uno o più denti. Tuttavia, la fattibilità dell’intervento viene stabilita solo dopo un’attenta valutazione clinica, che include:
- Anamnesi completa: per conoscere lo stato di salute generale del paziente, eventuali patologie o farmaci assunti.
- Visita orale e radiografie: una panoramica dentale e, soprattutto, una TAC Cone Beam 3D sono fondamentali per valutare la quantità e la qualità dell’osso residuo.
- Valutazione delle abitudini: una buona igiene orale e l’assenza di abitudini viziate (come il fumo eccessivo) sono cruciali per il successo a lungo termine.
Un paziente con patologie croniche ben controllate, come un diabete compensato, può accedere all’intervento con le stesse probabilità di successo di un paziente sano, a patto che segua scrupolosamente le indicazioni del medico.
Quando l’implantologia è sconsigliata? (Controindicazioni)
Esistono condizioni che possono rendere l’intervento più rischioso o sconsigliabile. Si distinguono in assolute e relative.
Controindicazioni assolute
- Malattie che compromettono gravemente il sistema immunitario.
- Gravi patologie non controllate (es. cirrosi epatica, disturbi psicologici gravi).
- Pazienti sottoposti a radioterapia nel distretto testa-collo nei 12 mesi precedenti.
- Abuso di sostanze stupefacenti.
Controindicazioni relative
- Diabete grave non controllato.
- Malattie cardiache a rischio (es. endocardite pregressa), che richiedono una profilassi antibiotica specifica.
- Disturbi della coagulazione non gestiti.
- Fumo: un forte fumatore ha un rischio significativamente più alto di fallimento implantare e perimplantite.
- Osteoporosi trattata con bifosfonati per via endovenosa, che aumenta il rischio di osteonecrosi della mandibola.
L’osteoporosi è una controindicazione?
Di per sé, l’osteoporosi non impedisce l’inserimento di impianti. La qualità ossea potrebbe essere inferiore, ma studi scientifici hanno dimostrato che le percentuali di successo sono paragonabili a quelle dei pazienti con osso sano. La vera attenzione va posta ai farmaci assunti per trattarla, in particolare i bifosfonati.
I problemi legati all’osteoporosi sono due:
- i bifosfonati, farmaci che i pazienti assumono per l’osteoporosi. I pazienti che assumono da diversi anni questi farmaci devono essere valutati attentamente in quanto qualsiasi intervento di chirurgia orale può avere come conseguenza una osteonecrosi.
- la qualità ossea scadente si potrebbe avere una compromissione dell’osteointegrazione degli impianti.
Bisogna infine sapere che impianti posizionati in osso scadente a causa dell’osteoporosi hanno una durata nel tempo perfettamente sovrapponibile a quella di impianti posizionati in pazienti con osso sano, come già dimostrato nel 2001 in uno studio dal Dr. Friberg.
Le moderne opzioni chirurgiche in implantologia
L’evoluzione tecnologica ha ampliato enormemente le possibilità terapeutiche, permettendo di trattare anche casi un tempo considerati impossibili.

Implantologia a Carico Immediato
Permette di avere denti fissi provvisori entro 24-48 ore dall’intervento, riducendo al minimo il disagio estetico e funzionale. È applicabile quando l’osso garantisce un’ottima stabilità iniziale dell’impianto.
Implantologia Computer-Guidata e Dinamica
Grazie alla pianificazione 3D su TAC e a guide chirurgiche personalizzate, il posizionamento degli impianti diventa estremamente preciso, minimizzando l’invasività e i rischi di danneggiare strutture anatomiche delicate come nervi o seni mascellari. La tecnologia dinamica (X-Guide) offre una guida robotizzata in tempo reale durante l’intervento.
Soluzioni per chi ha poco osso
- Impianti Zigomatici: in caso di grave atrofia dell’arcata superiore, gli impianti vengono ancorati all’osso dello zigomo, un osso denso e stabile che non si riassorbe. Questa tecnica permette di evitare complessi interventi di innesto osseo.
- Rigenerazione e Innesto Osseo: quando l’osso è insufficiente, è possibile ricostruirlo utilizzando osso del paziente, osso di banca o biomateriali sintetici. Queste procedure preparano il sito per un inserimento sicuro dell’impianto.
- All-on-4®: tecnica che permette di riabilitare un’intera arcata edentula con soli quattro impianti posizionati strategicamente per sfruttare al meglio l’osso residuo.
- OnlyOne®: una soluzione che unisce minima invasività e un eccellente risultato estetico, facendo emergere i nuovi denti dalla gengiva naturale del paziente, senza l’uso di “falsa gengiva”.
Implantologia dentale pro e contro
Pro
- Da la possibilità di eliminare protesi mobili parziali e totali
- Funzionalità ed estetica come i denti naturali
- Intervento generalmente non invasivo
- Nel caso di sostituzione di un dente singolo si evita di limare i denti vicini
- Per un dente singolo il costo è simile a quello di con un ponte dentale classico
Contro
- Se il paziente ha malattie gravi non si può effettuare l’intervento
- Se il paziente è forte fumatore si aumenta il rischio di perimplantite future
- Se il paziente ha una scarsa igiene orale possono subentrare infiammazioni dei tessuti gengivali intorno all’impianto
- Se il paziente non è motivato a fare i controllo periodici a lungo termine si può rischiare la perdita degli impianti
Il percorso del paziente: dalla prima visita al sorriso
- Prima Visita e Diagnosi: colloquio con il chirurgo implantologo, raccolta dell’anamnesi e valutazione delle aspettative del paziente.
- Esami Radiografici: si eseguono una radiografia panoramica e una TAC Cone Beam 3D, indispensabile per la pianificazione.
- Pianificazione 3D: il chirurgo utilizza un software per simulare l’intervento su un modello tridimensionale della bocca del paziente, decidendo posizione, inclinazione e dimensione degli impianti per sfruttare al meglio l’osso e garantire un risultato ottimale.
- Esami del Sangue: vengono prescritti esami standard (emocromo, glicemia, creatinina, indici di coagulazione) per verificare l’idoneità del paziente all’intervento chirurgico.
- L’intervento: eseguito in anestesia locale, spesso con l’ausilio della sedazione cosciente per eliminare ansia e stress.
- Fase Protesica: a seconda del protocollo (carico immediato o differito), vengono applicate le corone provvisorie e, dopo la completa guarigione, quelle definitive.
Tempi di guarigione e decorso post-operatorio
Il recupero dopo un intervento di implantologia è generalmente rapido e con pochi disagi, se si seguono attentamente le indicazioni.
- Farmaci: viene prescritta una terapia antibiotica da iniziare prima dell’intervento e antinfiammatori/antidolorifici da assumere per i primi 2-3 giorni. Il dolore è solitamente ben controllato.
- Gonfiore ed ematomi: sono normali e raggiungono il picco dopo 48-72 ore. L’applicazione di ghiaccio a intervalli nelle prime 24-48 ore aiuta a limitarli.
- Alimentazione: nei primi giorni è consigliata una dieta liquida/morbida e tiepida (gelati, purè, zuppe). È fondamentale evitare di masticare cibi duri sulla zona operata per circa 8 settimane.
- Attività Fisica: si raccomanda di evitare sforzi intensi per la prima settimana.
- Igiene Orale: non si deve spazzolare la zona dell’intervento fino alla rimozione dei punti (dopo 10-14 giorni). Si utilizzerà un collutorio a base di clorexidina per disinfettare l’area.
Durata, successo e costi dell’implantologia
Quanto durano gli impianti dentali?
Un impianto ben posizionato e correttamente mantenuto può durare per tutta la vita. I primi studi degli anni ’80 riportavano tassi di successo a 15 anni del 90-95%. Oggi, con le tecnologie avanzate, queste percentuali sono potenzialmente anche più alte, ma dipendono da molti fattori: abilità del chirurgo, qualità dei materiali, igiene orale del paziente e controlli periodici.
Quali sono le percentuali di successo?
Il successo a breve termine (osteointegrazione) è vicino al 98-99%. A lungo termine, il fattore di rischio principale è la perimplantite, un’infezione batterica simile alla parodontite che, se non trattata, può portare alla perdita dell’impianto. Una corretta igiene domiciliare e sedute di igiene professionale regolari sono la chiave per prevenire questo problema.
Quanto costa un impianto dentale?
Il costo varia in base a numerosi fattori:
- Complessità del caso: la necessità di innesti ossei o di tecniche complesse come gli impianti zigomatici incide sul prezzo.
- Numero di impianti: riabilitare un dente singolo ha un costo diverso da un’intera arcata.
- Qualità dei materiali: impianti di marche leader con decenni di ricerca alle spalle hanno un costo maggiore rispetto a impianti low-cost.
- Tipo di protesi: una corona in zirconio-ceramica è più costosa di una in resina o composito.
- Team medico e struttura: la presenza di un anestesista per la sedazione cosciente e una sala chirurgica dedicata sono inclusi nel piano terapeutico.
È impossibile definire un prezzo senza una visita specialistica, poiché ogni piano di trattamento è strettamente personalizzato.
Domande Frequenti (FAQ)
L’intervento di implantologia è doloroso?
No. L’intervento si svolge in anestesia locale e il paziente non sente alcun dolore. Un leggero fastidio e gonfiore possono manifestarsi nei giorni successivi, ma sono ben controllati dai farmaci prescritti.
Quanti denti si possono mettere su un singolo impianto?
Di norma, un impianto supporta una corona singola. In casi specifici, come per gli incisivi inferiori, un impianto può talvolta sostenere un ponte di due denti.
Quanti impianti servono per un’arcata completa?
Per l’arcata inferiore sono sufficienti 4 impianti (tecnica All-on-4). Per l’arcata superiore, dove l’osso è meno denso, ne servono solitamente da 4 a 6.
C’è un’età massima per fare gli impianti?
No, non esistono limiti massimi di età. La salute generale del paziente è molto più importante dell’età anagrafica.
Se ho la parodontite (piorrea) posso fare gli impianti?
Sì. Anzi, spesso l’implantologia è la soluzione per sostituire i denti persi a causa della parodontite. È fondamentale, però, che l’infezione venga prima curata e messa sotto controllo. Studi scientifici hanno dimostrato l’alta percentuale di successo degli impianti inseriti subito dopo l’estrazione di denti compromessi da infezioni parodontali.
Perché devo sostituire subito un dente perso?
Quando manca un dente, l’osso in quella zona inizia a riassorbirsi e i denti vicini tendono a spostarsi o inclinarsi. Questo non solo complica un futuro inserimento dell’impianto, ma può anche creare problemi di masticazione e igiene.
Conclusione: Un investimento per la tua salute e qualità di vita
L’implantologia dentale moderna offre soluzioni sicure, predicibili e personalizzate per tornare a sorridere e masticare con fiducia. Affidarsi a un team esperto e a tecnologie all’avanguardia è il primo passo per un risultato di successo destinato a durare nel tempo.
Se desideri una valutazione personalizzata del tuo caso e discutere senza impegno delle opzioni più adatte a te, prenota una prima visita specialistica.
Igiene domiciliare sugli impianti dentali
Segui i consigli del nostro Igienista dentale. Il Dr. Antonio Chellini. Guarda il video.
Informazioni sull’autore: Dott. Roberto Villa
Il Dott. Roberto Villa è un chirurgo implantologo con oltre 30 anni di esperienza clinica. La sua pratica si concentra su riabilitazioni complesse, implantologia a carico immediato, gestione di casi con grave atrofia ossea e chirurgia dinamica computer-assistita (X-Guide). Autore di studi scientifici pubblicati su riviste internazionali dal 2005 al 2016, è un punto di riferimento nel settore per le tecniche avanzate.
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Dott Roberto Villa
E’ l’ideatore dell’innovativa tecnica di Implantologia Estetica Immediata OnlyOne®, la quale è stata recentemente pubblicata come “Nuova Tecnica” sull’importantissima rivista americana “The International Journal of Periodontics and Restorative Dentistry”. Ha pubblicato articoli e tenuto relazioni sul Carico Immediato Post-Estrattivo, di cui è stato uno dei pionieri a livello internazionale.