Gengive gonfie: cause, sintomi, rimedi e prevenzione
Scritto da Dott. Gabriele Villa | Data di aggiornamento: 27 ottobre 2025
Le gengive gonfie, arrossate o dolenti sono un segnale che la tua bocca ti sta inviando e che non va mai ignorato. Spesso sono il primo sintomo di un’infiammazione, come la gengivite, ma possono anche indicare condizioni più complesse. Comprendere le cause, riconoscere i sintomi e agire con i rimedi corretti è fondamentale per proteggere la salute dei tuoi denti e del tuo sorriso.
Indice dei contenuti
- 1 Cause principali delle gengive gonfie
- 2 Sintomi da riconoscere e quando preoccuparsi
- 3 Rimedi immediati a casa e cosa evitare
- 4 Trattamenti professionali dal dentista
- 5 Gengive gonfie in gravidanza: cosa fare
- 6 Rimedi naturali: cosa funziona davvero?
- 7 Prevenzione quotidiana e tecniche di spazzolamento
- 8 Domande Frequenti (FAQ)
- 9 Video igiene domiciliare
Risposta breve: Cosa fare per le gengive gonfie
Le gengive gonfie sono spesso causate da un accumulo di placca batterica, che provoca un’infiammazione nota come gengivite. Un primo rimedio consiste nel migliorare l’igiene orale con spazzolino, filo o scovolino. Se il gonfiore persiste per più di 7 giorni, sanguina, provoca forte dolore, noti pus o mobilità dei denti, contatta subito il tuo dentista per una valutazione professionale.
Cause principali delle gengive gonfie
Il gonfiore gengivale è una risposta del nostro corpo a un’irritazione o a un’infezione. Le cause possono essere numerose e talvolta interconnesse.
Placca, Gengivite e Parodontite
La causa più comune è l’accumulo di placca batterica, una pellicola appiccicosa che si forma costantemente sui denti. Se non rimossa quotidianamente, la placca irrita le gengive, causando gengivite, il primo stadio della malattia parodontale. I sintomi tipici sono gengive rosse, gonfie e che sanguinano facilmente durante lo spazzolamento.
Se la gengivite non viene trattata, può evolvere in parodontite. In questa fase più grave, l’infiammazione si estende ai tessuti di supporto del dente, incluso l’osso. Questo può portare alla formazione di tasche parodontali, recessione gengivale e, nei casi più avanzati, alla perdita dei denti.

Altre cause comuni
- Infezioni: Ascessi dentali, infezioni virali o fungine possono manifestarsi con gonfiore localizzato.
- Carenze nutrizionali: Una grave carenza di vitamina C (scorbuto), sebbene rara, può causare gengive gonfie e sanguinanti.
- Traumi o lesioni: Uno spazzolamento troppo energico, l’uso scorretto del filo interdentale o un trauma accidentale possono irritare e gonfiare i tessuti gengivali.
- Reazioni allergiche: Alcuni componenti di dentifrici, collutori o materiali dentali possono scatenare reazioni allergiche localizzate.
- Farmaci: Alcuni farmaci (antiepilettici, calcio-antagonisti per la pressione alta, immunosoppressori) possono causare un ingrossamento anomalo delle gengive.
- Cambiamenti ormonali: Condizioni come la gravidanza, la pubertà o il ciclo mestruale possono rendere le gengive più sensibili e soggette a infiammazione.
- Fumo e stress: Il fumo compromette la circolazione sanguigna e la risposta immunitaria delle gengive. Lo stress, indebolendo il sistema immunitario, può peggiorare la risposta infiammatoria.
- Patologie sistemiche: Il diabete, se non controllato, aumenta il rischio e la gravità delle infiammazioni gengivali.
- Protesi o otturazioni incongrue: Corone, ponti o otturazioni non precise possono creare zone dove la placca si accumula facilmente, irritando la gengiva.
Per una valutazione accurata delle cause nel tuo caso, ti consigliamo di prenotare una prima visita odontoiatrica.
Sintomi da riconoscere e quando preoccuparsi
È importante non sottovalutare i segnali. Presta attenzione a:
- Colore: Gengive di un rosso acceso o violaceo invece del normale rosa corallo.
- Aspetto: Gengive lucide, lisce e gonfie.
- Sanguinamento: Perdita di sangue durante lo spazzolamento, l’uso del filo interdentale o anche spontaneamente.
- Dolore e sensibilità: Dolore al tatto o fastidio durante la masticazione.
- Alitosi: Alito cattivo persistente.
Contatta immediatamente il dentista se:
- Il gonfiore è grave o aumenta rapidamente.
- Il dolore è forte e pulsante.
- Noti la presenza di pus (ascesso).
- Hai la febbre.
- I denti ti sembrano più mobili del normale
Rimedi immediati a casa e cosa evitare
Mentre attendi una visita specialistica, puoi adottare alcune misure per alleviare il fastidio:
- Migliora l’igiene orale: Spazzola delicatamente i denti e le gengive con uno spazzolino a setole morbide e usa il filo interdentale o lo scovolino per pulire gli spazi tra i denti.
- Sciacqui con acqua tiepida e sale: Sciogliere mezzo cucchiaino di sale in un bicchiere d’acqua tiepida e fare degli sciacqui per 30 secondi può aiutare a ridurre temporaneamente l’infiammazione.
- Evita cibi e bevande irritanti: Limita alimenti molto caldi, freddi, piccanti o acidi che possono aumentare la sensibilità.
- Smetti di fumare e limita l’alcol: Entrambi peggiorano l’infiammazione gengivale.
- Non usare collutori a base alcolica: Possono seccare la bocca e irritare ulteriormente le gengive. n caso di necessità, chiedi consiglio al tuo dentista sull’uso di collutori a base di clorexidina per periodi controllati.
Ricordiamo che questi rimedi devono essere integrati da una costante cura quotidiana e visite periodiche dal dentista.
Trattamenti professionali dal dentista
La soluzione definitiva per le gengive gonfie dipende dalla causa scatenante. Solo una visita odontoiatrica può portare a una diagnosi corretta.
I trattamenti più comuni includono:
- Igiene orale professionale (detartrasi): Rimozione completa di placca e tartaro sopra e sotto il bordo gengivale. È il trattamento d’elezione per la gengivite.
- Levigatura radicolare: In caso di parodontite, questa procedura pulisce in profondità le radici dei denti per rimuovere i batteri e permettere alle gengive di riaderire correttamente.
- Correzione di restauri incongrui: Sostituzione di vecchie otturazioni o corone che favoriscono l’accumulo di placca.
- Terapie specifiche: Trattamento di ascessi o altre infezioni.
Gengive gonfie in gravidanza: cosa fare
Durante la gravidanza, l’aumento dei livelli ormonali rende le gengive più reattive alla placca, portando a una condizione nota come gengivite gravidica. È fondamentale mantenere un’igiene orale impeccabile e programmare controlli e sedute di igiene professionale regolari con il proprio dentista per prevenire complicazioni.
Rimedi naturali: cosa funziona davvero?
Alcuni rimedi naturali possono offrire un sollievo temporaneo, ma non sostituiscono mai il trattamento professionale.
- Aloe Vera: Il gel puro di aloe vera, applicato localmente, ha proprietà lenitive e antinfiammatorie.
- Olio di Tea Tree: Usato con estrema cautela (1-2 gocce in un bicchiere d’acqua come collutorio, senza ingerire), ha proprietà antibatteriche. L’uso improprio può essere irritante.
Avvertenza: Questi rimedi non curano la causa del problema. Se il sanguinamento e il gonfiore dipendono da placca e tartaro, l’unica soluzione efficace è la rimozione professionale eseguita dal dentista o dall’igienista dentale.
Prevenzione quotidiana e tecniche di spazzolamento
La migliore cura è la prevenzione.
- Spazzola i denti almeno due volte al giorno per due minuti. Usa una tecnica corretta, inclinando lo spazzolino a 45° rispetto alla gengiva e muovendolo con movimenti delicati dalla gengiva verso il dente.
- Usa lo strumento interdentale (filo o scovolino) almeno una volta al giorno per pulire dove lo spazzolino non arriva.
- Valuta uno spazzolino elettrico: Spesso risulta più efficace nel rimuovere la placca, specialmente in caso di denti affollati.
- Sostituisci lo spazzolino o la testina ogni 2-3 mesi.
- Programma visite di controllo e sedute di igiene professionale regolari (ogni 6-12 mesi, o più frequentemente se indicato dal dentista).


Domande Frequenti (FAQ)
Perché ho le gengive gonfie ma non mi fanno male?
Il dolore non è sempre presente, specialmente nelle fasi iniziali della gengivite. Il gonfiore e l’arrossamento sono già segnali di un’infiammazione in corso che necessita di attenzione.
Quanto durano le gengive gonfie?
Se la causa è un’irritazione temporanea, possono sgonfiarsi in pochi giorni. Se è dovuta a gengivite, il problema persisterà fino a quando placca e tartaro non verranno rimossi professionalmente.
Cosa fare subito per sgonfiare le gengive?
Il primo passo è una pulizia interdentale accurata con filo o scovolino, seguita da uno spazzolamento delicato. Sciacqui con acqua tiepida e sale possono dare un sollievo temporaneo.
Quando è indispensabile andare dal dentista?
Sempre, se il gonfiore non scompare entro una settimana. È urgente se è accompagnato da forte dolore, pus, febbre o mobilità dei denti.
Gengive gonfie e sanguinanti: è parodontite?
Potrebbe essere un sintomo di gengivite o del primo stadio della parodontite. Solo una sonda parodontale utilizzata dal dentista può determinare la presenza e la profondità di eventuali tasche e formulare una diagnosi corretta.
Quali collutori sono utili e per quanto?
I collutori a base di clorexidina possono essere prescritti dal dentista per brevi periodi (7-14 giorni) per controllare la carica batterica. Un uso prolungato e non supervisionato può causare effetti collaterali come macchie sui denti.
Questo articolo ha uno scopo puramente informativo e non sostituisce il parere di un medico o di un odontoiatra. Per una diagnosi e un piano di trattamento personalizzato, è indispensabile una visita specialistica.
Hai le gengive gonfie o sanguinanti? Non aspettare che il problema peggiori. Contattaci per prenotare una visita di controllo.
Video igiene domiciliare
In questo breve video potrai scoprire, come da casa, potrai prenderti cura delle tue gengive evitando che si manifesti una gengivite.
Segui i consigli del nostro Igienista dentale. Il Dr. Antonio Chellini.
Non vuoi avere l’alito cattivo?… Questo tema è trattato in un altro articolo. Ti consiglio di leggerlo.
Dott Gabriele Villa
Laureato presso l’Università degli Studi di Milano nell’anno 2010. Ha conseguito un “Post Graduate Program” alla New York University con una tesi sull’aumento dei tessuti molli intorno agli impianti. “Current Concepts in American Dentistry: Advances in Implantology and Oral Rehabilitation” 2018.