La paziente di 80 anni aveva prenotato una visita presso la nostra Clinica con la richiesta di riabilitare l’arcata superiore tramite un intervento di implantologia dentale per risolvere i suoi problemi funzionali.
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La signora aveva da molti anni sull’arcata superiore una protesi mobile ancorata a due denti residui (incisivi centrali) oramai in condizioni molto precarie; si lamentava che la sua protesi mobile (scheletrato) non aveva più alcuna stabilità e causava quindi una notevole difficoltà e disagio alla masticazione.
Durante la prima visita, come da routine, sono state fatte alla paziente delle indagini radiografiche (Panoramica e TAC Cone Beam); si è potuto così valutare le condizioni di osso residuo a disposizione per l’inserimento degli impianti dentali.
Fortunatamente i livelli ossei, nonostante il lungo periodo in cui la paziente aveva portato la protesi mobile, si erano mantenuti abbastanza buoni ed abbiamo potuto pianificare senza particolari difficoltà l’intervento di implantologia dentale a carico immediato.
Alla paziente, in sedazione cosciente, sono stati estratti i due denti residui e, nella stessa seduta, sono stati inseriti 6 impianti dentali. Si è provveduto inoltre ad effettuare una ricostruzione ossea con del biomateriale e con l’utilizzo di membrane di collagene.
E’ stata così ripristinata una morfologia ottimale dell’osso mascellare e ciò ha consentito di costruire una riabilitazione fissa provvisoria con l’emergenza dei denti dalle gengive naturali della paziente.
Il provvisorio a 24 ore dall’intervento
La panoramica dopo l’inserimento degli impianti dentali
Si è utilizzato un protocollo di chirurgia mini-invasiva: i tessuti gengivali sono stati scollati il minimo necessario al fine di posizionare gli impianti e di ricostruire l’architettura gengivale, ma senza esercitare un eccessivo traumatismo chirurgico sugli stessi. Questo tipo di approccio chirurgico, oltre a favorire una più rapida ed estetica guarigione dei tessuti, riduce al minimo il disagio post-operatorio al paziente.
Si è proceduto quindi al carico immediato e nel giro di 24 ore è stato consegnato alla paziente un provvisorio fisso avvitato sugli impianti dentali. La paziente, già estremamente soddisfatta della riabilitazione provvisoria ottenuta, a distanza di circa 9 mesi è stata riabilitata, come previsto, con una protesi definitiva in zirconio ceramica.
Arcata superiore: la situazione iniziale
La protesi definitiva in zirconio ceramica
Il posizionamento degli impianti dentali a carico immediato ed il ripristino di una corretta architettura gengivale, che l’uso della protesi aveva alterato, ha permesso alla paziente di risolvere in maniera definitiva ed estremamente soddisfacente, con un solo intervento, il suo problema sia funzionale che estetico.
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